I giornali non fanno altro che parlare di mascherine e valvole stampante in 3D; oltre a risolvere problemi di fornitura, grazie alla possibilità di produrre ciò che serve on demand, non troverai altre informazioni utili fra quegli articoli.
Per capire se una stampante 3D potrebbe velocizzare la tua produzione meccanica, riducendone i costi, hai bisogno di scavare più a fondo. Mentre la stampa 3D diventa sempre di più una moda e il suo valore sul mercato aumenta del 27% a livello globale, secondo un recente studio di IDC, le informazioni utili ad un imprenditore meccanico per valutare l’investimento sono ancora vaghe e scarse.
L’additive manufacturing raggiungerà un giro d’affari di circa 27 miliardi di dollari annuo; cosa ti sta frenando nel “testare” questa tecnologia?
Il settore della stampa 3D stessa è nebuloso: i produttori di questa tecnologia ti rendono il percorso di implementazione complesso, poco chiaro e poco sicuro.
Non sai come funziona una stampante 3D.
Sai che per molti settori questa tecnologia porta tantissimi vantaggi, ma non hai la certezza che tu potrai ottenere gli stessi risultati.
Non sai se i tuoi componenti si possono veramente stampare in 3D e se la loro qualità rimarrà intatta, oppure no.
Non sei sicuro che questo investimento ti porterà un ROI oppure se questa macchina sarà una mangia soldi.
Soprattutto, una volta acquistata la tecnologia, chi ti aiuterà a formare i tuoi tanti operatori, che non vogliono perdere il lavoro e, molto probabilmente, non vogliono neppure cambiare il loro mestiere dall’oggi al domani?
Queste domande sono gli ostacoli che stanno frenando gli imprenditori italiani nell’investire in questa tecnologia.
Secondo l’Innovation Post, la quarta rivoluzione industriale in Italia non sta decollando, proprio perché manca la digitalizzazione da parte delle aziende, la capacità di semplificare il passaggio tecnologico e le competenze tecniche.
Io penso che non sia un compito degli imprenditori rendere facile il passaggio da metodi tradizionali a stampa 3D, da ciò che si è sempre fatto a ciò che è ancora si deve imparare a fare; la responsabilità è invece di chi promuove e conosce già la tecnologia, quindi dei produttori di stampanti 3D, compreso il sottoscritto e il mio team tecnico.
Il mio obiettivo come imprenditore meccanico è quello di renderti la strada verso la stampa 3D più in discesa possibile
Per questo motivo oggi ti fornirò delle prime indicazioni per capire se la tua azienda potrebbe essere pronta o meno per “testare” questa tecnologia.
1) Quanto posso essere grandi i componenti da stampare?
La prima regola della stampa 3D per l’applicazione meccanica è:
i metodi additivi non sono adatti per la produzione di qualsiasi componente esistente
Hai letto da qualche parte che con la stampa 3D puoi produrre QUALSIASI cosa? Da imprenditore, ciò che devi verificare, non è tanto se si può produrre il pezzo che ti interessa ma se ti conviene produrlo a livello economico e in termini di tempi di produzione.
Il primo motivo è quello economico. Non abbatti i costi di produzione, realizzando un alberame di rotazione con la stampa 3D.
In secondo luogo, stampare un componente di grandi dimensioni, significa rischiare di comprometterne la solidità. Per poter fondere la polvere su un piatto di stampa così grande, ci vogliono due teste laser. Il laser colpisce la polvere, la sinterizza e il pezzo viene pian pian costruito, strato per strato.
I laser raggiungono altissime temperature, che portano ad un cedimento della struttura interna del pezzo. In pratica, al posto di componenti resistenti e ben compatti, ottieni un pezzo all’apparenza solido, ma che in realtà contiene dei pori, che faranno sbriciolare il componente alla prima sollecitazione meccanica.
Se avessi bisogno di componenti per il design, dove ciò che conta è solo la bellezza estetica, allora potresti anche rischiare; un imprenditore meccanico, invece, necessita di avere la garanzia che i suoi componenti siano stabili.
2) Che forma hanno i tuoi componenti?
Sono semplici o complessi? Se necessiti di componenti cavi o di un canale, che abbia al suo interno un particolare sistema, allora ha senso, sia a livello economico che in termini di tempi di produzione, stampare i tuoi pezzi in additive.
La stampa 3D sfrutta l’ottimizzazione topologica, un insieme di calcoli geometrici che permettono alla macchina di posizionare la polvere solo nei punti strategici, rendendo il pezzo solido e leggero allo stesso tempo.
Invece di perdere tempo a scavare il componente con il truciolo, la stampa 3D riesce a produrre il pezzo già vuoto, in un unico passaggio
Questa magia si chiama “produzione di una geometria impossibile”.
Le geometrie impossibili sono tutti quei componenti che hanno una traiettoria non lineare, che sono cavi al loro interno o che contengono delle strutture interne particolari.
Vedrai una geometria impossibile all’interno del caso studio a fine articolo.
3) quanto grande può essere il lotto di produzione?
La stampa 3D viene sfruttata per realizzare particolari, prototipi o pezzi personalizzati.
Non ti conviene a livello economico produrre torneria automatica ad altissimi volumi con i metodi tradizionali.
Grazie alla velocità di produzione e di personalizzazione dei componenti, puoi produrre i tuoi prototipi, fare diverse prove di stampa e personalizzare ogni singolo pezzo secondo diverse applicazioni finali ed esigenze.
La tecnologia additiva ti permette di slegare il tempo dei tuoi operatori che, mentre la stampante 3D lavora, potranno occuparsi di portare a termine altre commesse.
Il capo produzione potrà lavorare con più tranquillità, ottenere più risultati, proprio perché la stampa 3D velocizza la produzione, elimina i tempi morti e permette agli operatori di portare avanti altri lavori.
Grazie alla stampa 3D la produzione lavora più veloce e senza intoppi
Tutta la produzione potrà fluire liscia come l’olio. Non solo, grazie alla realizzazione on demand, non ci saranno più i soliti problemi con il ritardo dei fornitori e i loro prezzi.
Tutti gli addetti ai lavori avranno più controllo sull’intera filiera produttiva.
4) costi e tempi di produzione?
Per verificare se questo investimento può essere conveniente, oppure no, ti serve poter testare la tecnologia sui tuoi componenti e verificare i tempi e i costi di produzione, paragonati ai dati che stai ottenendo oggi.
Nessun produttore di stampanti 3D generalista ti dà questa opportunità, ecco perché:
voglio darti modo di conoscere la previsione dei costi e dei tempi di produzione, su un tuo componente per l’applicazione meccanica
Richiedi il caso studio, dove vedrai solo un piccolo esempio di questa importantissima comparazione fra le due tecnologie; il componente meccanico del caso studio è stato prodotto sia con i metodi tradizionali, sia con la stampa 3D. Alla fine del documento, troverai come poter ottenere un’analisi gratuita approfondita (di ben 37 pagine almeno) su un tuo componente, in modo che potrai verificare l’investimento in questa tecnologia, ancora prima di aprire la tua cassa aziendale.
P.S: attorno all’additive manufacturing, aleggiano due emozioni contrastanti: chiusura e scetticissimo da un lato, perché mancano dati e informazioni preziose; eccitazione, voglia di ottenere nuovi risultati e curiosità dall’altra.
L’ideale sarebbe stare nel mezzo, ovvero trovare un equilibrio fra apertura propositiva all’innovazione e sfruttare strumenti per calcolare il ROI, informarsi e conoscere i benefici di questa tecnologia, calati nella tua realtà meccanica.
Leggendo il caso studio, scoprirai un percorso personalizzato per conoscere la stampa 3D per l’applicazione meccanica, che ti permetterà proprio di stare nel mezzo, ovvero di essere un innovatore, che però si affida ai numeri.
You can’t do today’s job, with yesterday’s methods, and be in business tomorrow,
Ivano Corsini