Perché avere un campione gratuito del componente che vuoi stampare in 3D, non ti dice niente sulla stampante 3D che vai a comprare?

Per te una guida con 3 semplici domande che dovrai fare al venditore per difenderti dalla pioggia delle sue bugie

Fra cinque giorni è Natale e, sarà il profumo aggrumato dei dolcetti canditi o le lucine che scintillano nella notte, ma la gente è molto più gentile.

Sì, anche quegli squali che vogliono venderti i sistemi additivi, facendoti quasi credere che sia un regalo.

Il 96% dei venditori generalisti di stampanti 3D e il 99% dei Service, ti offrono un campione gratuito di prova per mostrarti come escono i componenti dalla stampante che vuoi comprare.

Perché questa gentile offerta non ti dice quasi niente sulla stampante 3D?

Anzi, le informazioni che ti vengono date sul piatto d’argento, potrebbero essere bugie.

Lo stai per scoprire.

Ti conviene prendere appunti, perché le informazioni che ti darò dovranno diventare la tua bussola per orientarti nella foresta oscura dell’additive manufacturing, evitando le trappole di chi ti vuole fregare.

Leggi pure quello che segue comodo sul divano accanto al tuo albero di Natale, perché è lì che ora ti porterò a fare luce sulla foresta oscura.

Sotto il tuo albero di Natale, trovi un regalo per te: sono delle lezioni per imparare a cucinare sushi.

Immagina che la tua stampante 3D sia questo corso prestigioso e all’avanguardia di cucina giapponese con il famoso chef Koduki.

Il componente che vuoi realizzare con la tua stampante 3D è il sushi.

Il tuo amico, per dimostrarti che il corso funziona e che non è una fregatura, ti ha regalato appunto un set di vari tipi di sushi, sashimi ecc.

È come se il tuo amico fosse un venditore di stampanti 3D e, invece di mostrarti come funziona la stampante 3D, ti ha fatto vedere il componente da essa realizzato.

Non senti anche tu un campanello d’allarme?

No, non è Babbo Natale che arriva.

È questa faccenda che non torna perché:

Tu non devi comprare il componente finito,

ma il sistema che lo produce!

E come fai a scegliere quindi quale stampante 3D comprare se vedi solo il pezzo finale che ti produce?

“A me è proprio quello che ti interessa!”

Certo, infatti dal componente puoi capire alcune cose, come:

1) La geometria finale del componente;

2) La solidità;

3) il peso;

4) l’aspetto estetico

E il resto delle informazioni che ti servono? Quei dati indispensabili che devi sapere se vuoi essere sicuro che il tuo pezzo, una volta montato e pronto all’uso, non si sbricioli come un biscottino al burro inzuppato nel tè.

Guardando solo il componente finito non vieni a conoscenza del “dietro le quinte” della stampante 3D che, dopo aver aperto il portafoglio, metterai nella tua azienda e dovrai saper usare.

Per “dietro le quinte” intendo:

1) il costo, la manutenzione, il tempo e le possibili difficoltà legate alla gestione della tua bestia 3D;

2) quale materiale ti serve per farla funzionare, da quale fornitore comprarlo e quanto ti costerà;

3) quali norme di sicurezza i tuoi operatori devono rispettare per utilizzare la stampante 3D che stai comprando, quasi alla cieca;

4) il campione gratuito esce davvero così dalla stampante 3D, oppure ci sono altre post-lavorazioni? E se, quanto ti costa farle?

5) quanto tempo impieghi e quanto ti costa realizzare quel campione gratuito che ti scintilla fra le mani;

Come vedi un componente non ti dice quasi nulla rispetto alle informazioni più importanti che devi veramente sapere prima di comprare una stampante 3D.

Come un set di sushi non ti dice niente sulle tecniche, i tempi, il costo e la difficoltà di un corso di cucina, così un componente di prova, che i service e i venditori di stampanti 3D generalisti vogliono farti passare come un regalo natalizio, non dice niente sulla stampante 3D che l’ha prodotto.

Non puoi comprare una stampante 3D a scatola chiusa, ecco perché ora ti spiegherò più nel dettaglio…

Le informazioni che devi assolutamente verificare, prima di buttare soldi in una stampante 3D che ti dà più problemi che guadagni

 

1) Manutenzione e Gestione della tua stampante 3D

Mantenere una stampante 3D non è come mantenere il tuo piccolo cucciolo di cane.

Dopo che il tuo venditore generalista ti ha mostrato il prototipo gratuito da te richiesto, chiedigli:

“La stampante 3D possiede una procedura di smaltimento filtri?”

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Accertati che risponda di sì.

Anzi, che aggiunga che abbia la classificazione di rifiuto speciale NON PERICOLOSO.

In poche parole: se la stampante 3D di cui ti stai interessando ha un sistema interno ed automatico di smaltimento filtri e ti garantisce che il filtro di scarto non è un rifiuto speciale pericoloso, allora sei in una botte di ferro.

“Altrimenti?”

Altrimenti il filtro contenente la Black Powder, ovvero la polvere di scarto che non ti serve più, a contatto con l’ossigeno, rischia di esplodere con materiali reattivi come il Titanio e l’Alluminio!

Non puoi semplicemente prendere il filtro e buttarlo dove ti capita o rischierai di far esplodere gli operatori e i tecnici della tua stampante 3D.

Probabilmente il venditore generalista o il Service di turno ti dirà che ti basterà bagnare il filtro per disinnescarlo.

Solo che il filtro mischiato con l’acqua forma un fango che diventa un rifiuto speciale.

Smaltire un rifiuto speciale richiede un costo di gestione da capo giro!

Solo per farti un esempio, secondo il listino prezzi dell’Intercent dell’Emilia Romagna, per smaltire un rifiuto speciale che necessita di particolari precauzioni, ti costa € 1,45 al chilogrammo.

Mentre il costo dello smaltimento di un metallo comune è di 0,07 €/kg.

I numeri non mentono mai.

2) La sicurezza

La sicurezza dei tuoi operatori dovrebbe essere il primo fattore sulla lista che devi controllare quando ti interessi ai sistemi additivi.

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La domanda in questo caso che devi porre al tuo venditore generalisti di stampanti 3D è:

quale gas viene usato per processo di stampa?

Devi sapere che a seconda del tipo di gas che viene usato aumenta o diminuisce la sicurezza nella tua azienda.

l’azoto e l’argon sono due gas killer che ti daranno più problemi che soddisfazioni.

Mentre l’azoto è un gas presente per il 78,084% nell’atmosfera terrestre, l’argon è un gas più pesante che sposta l’ossigeno in alto e asfissia gli operatori per sostituzione diretta dell’ossigeno.

Se la stampante 3D che vuoi comprare va solo ad azoto, allora i tuoi operatori potranno indossare solo una piccola e comoda mascherina, perché non stanno rischiando la vita.

Mentre se è l’argon il gas utilizzato, allora i tuoi operatori dovranno vestirsi da astronauti che, visitando la Luna, rischiano di non tornare più a casa.

Perché non basta chiedere al tuo venditore generalista, che sistemi di sicurezza addotta la stampante 3D?

Perché con l’argon, ad esempio, nessun sistema di sicurezza è completamente efficace.

L’argon è un killer silenzioso, incolore ed inodore, che sottrae ossigeno all’aria partendo dal basso e ti può quindi soffocare come un assassino che entra di notte nella tua camera da letto e ti toglie l’aria con un cuscino.

Basta che uno dei sistemi di sicurezza non funzioni o funzioni male, che i tuoi operatori rischiano di perderci le penne e tu finisci in guai seri.

Una nota azienda in una sua macchina ha persino tolto il sensore dell’argon presente nella parte inferiore della stampante 3D nelle versioni precedenti.

Questo azzardo comporta che se c’è una perdita di gas e non c’è nessun sensore per rivelarlo, non solo muore un tuo operatore, ma ti mettono in gattabuia per omicidio e per aver ignorato la sicurezza sul lavoro.

Aver un incidente mortale nel passato della tua azienda, è come cercare di vendere una casa dove il proprietario precedente è stato ucciso: nessuno la vorrà comprare, come nessuno lavorerà più così volentieri nella tua azienda.

La tragedia greca non ha ancora calato il sipario: parliamo di quanto ti costa il gas.

Mentre l’azoto lo si può ricavare direttamente dall’aria che respiriamo, gratis, con un generatore che compri una volta sola, l’argon costa € 0,90 al normal litro.

Inserisci pure questo numero luccicante nei costi che dovrai sostenere una volta comprata la tua stampante 3D.

Qui hai visto due delle domande che devi assolutamente chiederti prima di investire nei sistemi additivi.

Prima di passare direttamente alla quinta domanda fondamentale, sappi che il resto delle domande da fare assolutamente a un venditore di stampanti 3D, le troverai tutte in una guida.

Prossimamente su questo sito. Quindi rimani collegato! 

3) Costi e tempo di produzione

Considerando:

1) Tempi e costi di manutenzione;

2) costo della polvere;

3) costi nella sicurezza dei tuoi operatori;

4) costo del gas, se la tua stampante 3D è ad argon o ad azoto;

5) tempi della post lavorazione;

sei sicuro che stampare in 3D il componente che ti serve, ti conviene a livello economico e finanziario?

tempo

Come fai ad avere dei dati precisi su quanto tempo impegni a realizzare il tuo campione di prova e quanto ti costa, solo guardandolo?

Non puoi e la cosa peggiore è che nessun venditore di stampanti 3D te lo dice!

Nessuno, tranne me!

Ti svelerò l’unico modo per sapere in anticipo costi e tempi di produzione del TUO campione gratuito che vuoi realizzare in 3D

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Torniamo sotto l’albero di Natale: cosa doveva includere il tuo amico nel pacco regalo del corso di giapponese, al posto del sushi?

Un opuscolo dettagliato su tutte le informazioni del corso.

Partendo da questa idea, ho realizzato un sistema personalizzato che ti permette di sapere in anticipo, ovvero ancora prima di comprare la tua stampante 3D se, produrre il componente di cui hai bisogno, ti conviene:

1) a livello economico;

2) a livello finanziario;

3) per quanto riguarda i tempi di produzione;

questo sistema si chiama 3D4YOU.

Oltre al campione gratuito che ti consegneremo, riceverai un documento con un’analisi dettagliata sui costi e i tempi di produzione del componente.

Conoscerai il “dietro le quinte”.

Tutti i costi che dovrai sostenere saranno scritti nero su bianco e la comunicazione sarà trasparente.

Se vuoi quindi comprare una stampante 3D in totale sicurezza, con la certezza che non sbaglierai il tuo acquisto e che non inserirai nella tua filiera produttiva un mostro che ti mangia il fatturato e rallenta la tua produzione, clicca sul bottone rosso.

Se invece preferisci comprare al buio e sperare nella fortuna, affidandoti a dei venditori di stampanti 3D generaliste, che sorvolano sui dati importanti, a tuo rischio e pericolo, esci pure dalla pagina.

Se volessi aderire al 3D4YOU e conoscere in anticipo vita, morte e miracoli di come sarebbe se possedessi una stampante 3D per acciai, affrettati a cliccare sul bottone rosso, perché riusciamo a seguire solo 4 aziende al mese.

Immagina come sarebbe facile per te avere in mano una documentazione completa di quella che potrà essere la tua futura stampante 3D!

Se sei come me che, quando compro qualsiasi cosa, voglio prima conoscere ogni sua parte, fare ricerche e studiarne i benefici, allora:

Ivano Corsini

Ivano Corsini

Fondatore e CEO di 3D4MEC Srl
Creatore di CorSystem - Stampa 3D Superveloce per la meccanica

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