Uno degli argomenti che non viene quasi mai preso in considerazione in nessuna pubblicazione di additive manufacturing è il costo complessivo da considerare per produrre i tuoi componenti meccanici in 3D.
Mentre in questo blog abituo i miei lettori a parlare di metodi additivi basandoci su elementi di prova, test e dati scientifici, là fuori la stampa 3D viene ancora considerata una tecnologia da film di fantascienza; nessuno ti dice però quali siano i costi che si nascondono dietro alla produzione di un componente con questi metodi futuristici.
Come dico spesso: non è tutto oro quello che luccica.
I produttori di stampanti 3D generalisti fanno a gara a chi ha la stampante 3D più veloce e ti promettono una produzione lampo dei tuoi componenti.
Cosa si sono dimenticati di dirti però? I costi, ovvero quanto ti costa produrre velocemente.
Se ti soffermerai solo un dato, ovvero il costo della macchina, tralascerai tutti gli altri costi occulti, che i produttori di stampanti 3D generalisti non ti dicono.
Non è nel loro interesse infatti spaventarti e allontanarti dalla stampa 3D; neppure io voglio farti rinunciare alla tecnologia che sta rivoluzionando il futuro dell’industria meccanica, però voglio essere coerente e non voglio pompare le tue aspettative.
Purtroppo ci sono degli altissimi costi nella produzione in 3D: io stesso mi sono scontrato contro questa verità quando mi sono avvicinato ai sistemi additivi e ho trovato una soluzione, di cui ti parlerò in questo articolo.
Se tu però vorrai seguire la tua strada, ignorando ciò che sto per dirti, dovrai affrontare a mani nude tutti costi mostruosi, che renderanno il tuo investimento nella stampa 3D poco profittevole.
Premesso che il costo finale di un componente meccanico dipende dal tipo di pezzo, dalla sua geometria, dal lavoro del progettista, dal costo della gestione degli ordini e dallo stipendio degli operatori, che può variare a seconda del tipo azienda, ci sono due costi spaventosi, che dipendono dal tipo di stampante 3D che si utilizza e che potresti benissimo evitare, se solo conoscessi un’alternativa.
Ecco i costi killer per stampare i tuoi componenti meccanici, che nessuno ti ha mai calcolato:
1) Un costo killer per il tuo portafoglio e per i tuoi polmoni
Forse esisteranno stampanti 3D per metalli che costano poco e che producono i tuoi componenti in un batter d’ali; quello che ti costerà infatti, non sarà la macchina in sé, ma il gas usato per stampare.
Devi sapere che per stampare con polveri reattive, ovvero tutto quelle polveri che, sottoposte ad alte temperature, al contatto con l’ossigeno esplodono, è necessario utilizzare un gas costosissimo e letale: l’argon.
Da un lato l’argon assicura l’assenza di ossigeno nella camera di stampa, dall’altro il suo costo è di 0.90 € al normal litro.
Al primo colpo di laser, produrre in 3D ti è già costato centinaia di euro solo per l’utilizzo del gas, dato che le stampanti 3D generaliste, per riempire tutta la camera di stampa (grande all’incirca 35 litri), ci impiegano due ore.
Sì, hai letto bene, il gas viene pompato per due lunghe ore: pensa al costo e al tempo che si consuma solo per stampare un piccolo componente meccanico.
Non solo, in questo caso il costo esponenziale non è il vero problema.
L’argon è il gas più pericoloso che ci sia: se dovesse esserci una perdita di argon, nessun operatore se ne accorgerebbe, perché questo gas è inodore, incolore e insapore.
Ci si accorge di una fuga di argon solo quando è troppo tardi: il gas si è annidato nei polmoni dei tuoi operatori, sottraendo ossigeno e soffocando così silenzioso le sue vittime.
Secondo l’Inail, fra gennaio e marzo 2018 sono aumentate le morti sul lavoro, fra queste, si deve ricordare la tragedia avvenuta a Milano nella Lamina, dove quattro persone sono state soffocate dall’argon. Se vuoi saperne di più su questo argomento, puoi leggerti questo articolo.
2) Le polveri che inquinano il tuo portafoglio aziendale
Ho una notizia scandalosa da darti: tutti i produttori di stampanti 3D hanno inserito dei blocchi di hardware e software alle loro macchine, in modo che tu non possa comprare la polvere che desideri al prezzo che vuoi, dal fornitore più conveniente.
Mentre pensi di poter diminuire i costi di produzione, grazie ai sistemi additivi, non sai che solo il materiale per produrre i tuoi componenti ti costerà quanto l’oro, solo perché i produttori generalisti ti vincolano al loro listino polveri e fanno i padroni del prezzo.
Vuoi comprare una polvere metallica, che il tuo produttore di stampanti 3D non ha in listino? Non puoi.
Vuoi comprare una polvere metallica, che un altro fornitore ti fa pagare meno e che, forse, è anche di migliore qualità? Mi dispiace, ma nessun produttore di stampanti 3D generalisti te lo permette.
Per i produttori di stampanti la vendita della polvere è come la vendita ricorsiva delle cialde per un produttore di macchinette del caffè: un guadagno spropositato che si fanno a tuo danno.
Se non ti interessa dover bere caffè Borbone tutti i giorni, perché la tua macchinetta è compatibile solo con quelle cialde, ti premerà molto però non poter produrre i tuoi componenti meccanici con la polvere che vuoi a prezzi ragionevoli.
Affidandoti ai produttori di stampanti 3D generalisti, pagherai la polvere 3 volte di più
Secondo uno studio di Roland Berger[1], società di consulenza strategica e aziendale, un kg di acciaio inox 316 L, comprato direttamente da chi produce la polvere, costa 50 euro al kg.
La stessa qualità dello stesso tipo di acciaio comprato da un produttore di stampanti 3D, costa in media 160 euro.
Esistono 150 tipologie di polveri d’acciaio al mondo: tu dovrai accontentarti di quelle poche e costosi presenti nel listino prezzi del tuo produttore di stampanti 3D generalista.
Ti costa ancora poco, rispetto ai metodi tradizionali, stampare i tuoi componenti in 3D?
Perché non provi con un test davvero quanto ti costa, mettendo in comparazione la tua produzione attuale con una vera stampante 3D? Oggi voglio darti l’opportunità di farlo.
Ti ho ripetuto più volte in questo articolo che ho eliminato e ridotto all’osso i costi
di produzione, perché trovavo assurdo dover pagare così tanto per produrre con i sistemi additivi i miei componenti.
Un investimento deve essere conveniente a livello economico: ecco perché io e il mio team abbiamo ideato la prima stampante 3D specializzata solo in acciai:
1) che stampa solo in polvere d’acciaio, una polvere non reattiva che non ha bisogno dell’argon essere stampata. La stampante 3D4STEEL, tramite un generatore, preleva gratuitamente l’azoto, già presente nell’atmosfera per il 79%;
2) è la prima e unica stampante 3D OPEN POWDER, ovvero che ti permette di stampare con tutte le polveri che vuoi e comprare la polvere dal fornitore per te più conveniente. È assurdo pagare oro la polvere metallica per stampare in 3D: non voglio che questi limiti ti impediscano di optare per i metodi additivi perché pensi che non ti convengano.
Risparmierai il 300% in più grazie ad una stampante 3D4STEEL, specializzata solo in acciai
Non voglio però che credi a ciò che ti ho scritto oggi, voglio che vedi i risultati concreti, ottenuti mettendo in comparazione un componente meccanico stampato in 3D, con la sua produzione con i metodi tradizionali.
Questo caso studio è gratuito e ti mostrerà i veri costi da affrontare quando ti affidi alla stampa 3D per produrre i tuoi componenti meccanici. Clicca sul bottone rosso quadrato in fondo alla pagina per ricevere il caso studio nella tua posta elettronica.
[1] Roland Berger, Additive Manufacturing – next generation AMnx, aprile 2016.